IMPIANTI ELETTRICI

Quando bisogna realizzare un impianto elettrico è necessario effettuare una progettazione in base all’ambiente per il quale l’impianto è destinato. Infatti, a seconda che l’impianto sia destinato ad un’abitazione civile oppure ad un capannone o fabbricato industriale, cavi e dispositivi troveranno una collocazione e una sistemazione differente.

L’impianto elettrico di un’abitazione è strutturato infatti in modo da favorire il lato estetico, evitando di avere cavi volanti visibili o prese di corrente prive di copertura; diversamente, gli impianti elettrici di tipo industriale seguono una logica di realizzazione che tende a rendere facile l’utilizzo dei vari dispositivi e a consentire una rapida accessibilità per gli interventi di manutenzione e riparazione.

Tra queste due tipologie di impianto si collocano poi tante altre sfumature di impianti elettrici che sono condizionate dal particolare tipo di realizzazione che viene richiesto, dalle dimensioni del locale dove deve essere costruito e, ovviamente, dal livello di finitura che il committente desidera.

DIFFERENZIAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PER LIVELLI

NUOVA NORMA CEI 64-8 – CAPITOLO 37 AMBIENTI RESIDENZIALI
La nuova norma CEI 64-8, al Capitolo 37, adotta una classificazione degli impianti elettrici in tre livelli, con regole da applicarsi agli impianti di unità immobiliari a uso residenziale.

Questa classificazione descrive ciò che gli utenti potranno scegliere nel momento in cui, rivolgendosi a un installatore di impianti elettrici, decidano di installare un nuovo impianto oppure di rinnovarlo.

L’utente finale potrà d’ora in poi chiedere all’installatore che la realizzazione dell’impianto elettrico sia di livello 1, 2 o 3, dove il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere un impianto perché possa essere considerato a norma. I livelli superiori 2 e 3 aumentano le prestazioni dell’impianto e quindi la sua fruibilità che si adegua alle necessità degli utenti e alla morfologia dell’habitat.

I 3 livelli sono personalizzabili in base alle esigenze di dotazione e garantiscono il rispetto degli standard di qualità, efficienza e sicurezza.

Il livello 1 è ideato a misura di chi fa dell’impianto elettrico un uso essenziale, senza per questo rinunciare a sicurezza ed efficienza. Installare in casa un impianto di Livello 1 vuol dire preservare in maniera sostanziale l’abitazione dal rischio di incidenti domestici dovuti al malfunzionamento dell’impianto elettrico, ma significa anche garantire un’erogazione di energia costante e quindi un’ottimizzazione del ciclo di vita.

– un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento;
– un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento;
– almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio

Il livello 2 prevede un sistema di controllo carichi, per ridurre gli sprechi energetici e ottimizzare l’uso dell’energia elettrica. Videocitofoni e sistemi anti-intrusione, per preservare la casa da minacce esterne. Sono dotazioni obbligatorie in un impianto di Livello 2 che, oltre ad aumentare i numeri di punti prese, punti luce e interruttori differenziali, permette alla casa di essere più attenta ai consumi e ancora più sicura.

aumento della dotazione e dei componenti (ripetto al livello 1)
oltre che l’installazione di dispositivi per la protezione e la sicurezza della casa quali il videocitofono e l’anti-intrusione.

Gli impianti di Livello 3 sono pensati per chi considera la tecnologia una componente importante per ottimizzare la vita domestica. L’ impianto elettrico si trasforma in un vero e proprio sistema domotico con l’inserimento di almeno 4 funzioni domotiche, ad esempio: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, temperatura, scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema anti-allagamento, rivelazione gas.

– oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni (rispetto al livelli 1 e 2), introduzione della domotica a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione.
– sistema anti-intrusione
– sistema
controllo carichi
gestione comando luci
– gestione temperatura
– gestione scenari
– controllo remoto
– sistema diffusione sonora
– rilevazione incendio
– sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

 

I VANTAGGI
L’ampliamento della norma CEI 64-8 sugli impianti elettrici a uso domestico è pensato per rispettare al meglio le esigenze della casa e di chi la vive.

Potrai scegliere tra un livello base che prevede un numero minimo di punti prese e luce; un livello standard per aumentare la protezione della tua casa con videocitofono e sistema anti-intrusione, e un livello domotico che prevede un aumento del comfort grazie all’integrazione di funzionalità quali la gestione in remoto, la gestione scenari e il controllo carichi per un maggiore risparmio. Il tutto a beneficio del valore della tua casa.

IMPIANTI A LIVELLI  UNA SCELTA PIU CHE VANTAGGIOSA
Scegliere un impianto a livelli è un investimento sotto tutti i punti di vista: la qualità della tua vita cambierà radicalmente, avrai molte più comodità a tua disposizione, la tua casa sarà  intelligente e al passo con i tempi, noterai un concreto risparmio, in totale sicurezza e rispetto dell’ambiente. Perché aspettare?

 

TIPOLOGIE DI IMPIANTI

Cosa prevede la normativa di riferimento
L’impianto elettrico, sia esso civile o industriale, è composto da una serie di cavi e di dispositivi che possono essere potenzialmente pericolosi, in quanto – se non viene realizzato a regola d’arte – potrebbe dar luogo ad alcuni inconvenienti per gli utilizzatori, uno fra tanti quello di prendere una pericolosa scossa elettrica.

Proprio per questo motivo, è del tutto impensabile pensare di poter realizzare un impianto elettrico seguendo le regole del fai da te, poiché bisogna affidarsi ad un tecnico specializzato che deve seguire le indicazioni fornite dalla normativa di riferimento.

Quest’ultima, in base alla configurazione del complesso di cavi, elementi di sostegno e di connessione può prevedere le seguenti tipologie di distribuzione:

  • in vista
  • in tubo
  • in canale
  • in condotto

Cerchiamo di comprendere meglio quali sono le differenze tra questi tipi di impianti elettrici e quali sono le loro caratteristiche.

Un impianto elettrico con distribuzione in vista è caratterizzato dal fatto che i cavi elettrici risultano visibili in quanto attaccati alle pareti e al soffitto; generalmente i cavi sono fissati al muro con apposito supporto oppure può essere utilizzato un cavo denominato piattina. Ne consegue che gli ambienti che meglio si prestano a questo tipo di impianti sono magazzini e cantine, ossia luoghi dove non bisogna prestare particolare attenzione all’effetto estetico.

Distribuzione in tubo

Gli impianti elettrici con distribuzione a tubo sono invece caratterizzati dal fatto che i cavi conduttori, generalmente di tipo unipolare, seguono un percorso all’interno di tubi di protezione.

Quest’ultimo può essere fissato alle pareti tramite un apposito supporto, può essere nascosto all’interno di una controsoffittatura o inserito direttamente nell’intonaco in modo da diventare completamente invisibile.

Gli ambienti che maggiormente prevedono questo tipo di impianto sono gli uffici, in particolare quelli caratterizzati da stanze abbastanza grandi, scuole, negozi, alcuni edifici prefabbricati e nella maggior parte delle comuni abitazioni.

La distribuzione in canale degli impianti elettrici si basa sul fatto che i cavi passano all’interno di un sistema di contenitori che possono trovarsi sospesi, posizionati a parete oppure poggiati direttamente sul pavimento. Anche questa soluzione è particolarmente adatta per capannoni industriali, edifici da destinare a impianti industriali, magazzini e così via.

Ultima tipologia di impianti è quella con distribuzione a condotto, ossia attraverso delle apposite cavità che vengono ricavate direttamente nelle pareti o nel pavimento dove vengono fatti poi passare i conduttori. La situazione più frequente di questo tipo di impianti è all’interno di officine meccaniche dove si trovano cunicoli, tubi interrati e cavedi.

Molto importante è prevedere l’utilizzo di un interruttore magnetotermico il quale svolge la funzione di eliminare la tensione all’impianto nel momento in cui rileva una corrente superiore rispetto a quella nominale. Si tratta di un ottimo dispositivo di sicurezza che permette di evitare un surriscaldamento eccessivo dei cavi elettrici.

Conclusione

Ogni tipo di impianto, come abbiamo visto, ha le sue particolarità, anche se le funzioni rimangono sempre le stesse, con alcune varianti in termini di potenzialità, estetica e praticità: ma, alla fin fine, tutti prevedono un tipo di installazione che, di norma, assorbe un quantitativo di tempo e denaro piuttosto elevato.

Esiste però un’opzione che, se presa per tempo ed effettuata con materiali di qualità, permette di abbattere sia le tempistiche che le spese, portando al committente un considerevole risparmio – e una maggior sicurezza a lavoro terminato: questa soluzione prevede l’utilizzo del cavo preinfilato, una tecnologia emergente già molto sfruttata in diverse zone europee, che permette di ottimizzare i tempi di posa e ridurre i costi dell’operazione.

 
 

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Installatori certificati impianti di allarme Risco group.

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